martedì 26 giugno 2012

In mare senza comandante, peschereccio "scortato" dalla capitaneria

(Pubblicato su Il Mattino del 26 maggio 2012) 


Un peschereccio affidato a chi non ne era il comandante, intento ad effettuare operazioni di pesca con reti nelle acque di fronte Monte di Procida. E' quanto hanno scoperto gli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzuoli, durante un'operazione di perlustrazione delle acque del Golfo. Il bilancio finale è di due denunciati alla Procura della Repubblica. Si tratta di pescatori residenti a Pozzuoli, C.G. di 40 anni e di G.A. di 42. Le accuse sono di abbandono del posto di comando e assunzione indebita di comando di nave. Quando gli uomini del tenente di vascello Caterina Piccirilli - comandante della Capitaneria di Pozzuoli - hanno abbordato il peschereccio, al timone non c'era il comandante, ma un altro «marittimo» il cui nome, però, non era iscritto nella tabella che ogni imbarcazione deve stilare prima di salpare dal porto. Il comandante del peschereccio, G.A. si trovava sulla terraferma, a Pozzuoli e, a quanto pare, non sarebbe stato ignaro dell'assunzione del comando da parte di un altro pescatore. Il peschereccio, di oltre 12 metri di lunghezza, era salpato da Pozzuoli intorno alle 8 del mattino, diretto verso le acque montesi. Poco prima che le reti venissero gettate in mare è giunta la «lancia» della Capitaneria. Chi era al timone è stato trovato in possesso dei «titoli» per comandare un'imbarcazione di quel tipo, ma non era certo lui che avrebbe potuto farlo. Soltanto il comandante «ufficiale» può prendere in mano l'imbarcazione. Assolutamente vietato, dunque, affidare il timone ad altri, soprattutto quando quando il «vero» comandante resta a terra per sbrigare altre faccende. Il peschereccio non è stato sottoposto a sequestro. 

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