martedì 26 giugno 2012

Ordinanza "antimovida", arriva la bocciatura del Tar

(Pubblicato su Il Mattino del 26 maggio 2012) 


E' durata meno di 48 ore l'ordinanza con la quale l'oramai ex commissario straordinario, Ugo Mastrolitto, aveva deciso misure durissime contro la movida notturna. Dopo il ricorso presentato da ben venti gestori di locali, il Tar Campania ha deciso di sospendere l'esecuzione del provvedimento. Se ne riparlerà il prossimo 7 giugno, quando si riunirà la camera di consiglio della Terza Sezione del tribunale amministrativo. Esultano, per ora,i gestori di discoteche e bar. L'ordinanza emanata lo scorso 7 maggio prevede  una stretta sugli orari di apertura e chiusura dei locali notturni e misure «draconiane» per ciò che riguarda la somministrazione di alcolici. La vendita di questi ultimi, secondo quanto aveva stabilito il commissario, sarebbe stata vietata dalle 22 se superiori ai 21 gradi e dalla mezzanotte se di gradazione inferiore. Ad aver scatenato durissime polemiche tra i gestori dei locali anche la chiusura obbligatoria per le discoteche alle 2 di notte. Un'ora prima, invece, gli impianti sonori sarebbero stati spenti. Pesanti anche le sanzioni previste dal provvedimento ora «congelato» dal Tar che, a seconda dei casi specifici, sarebbero state di oltre 3mila euro per ogni violazione e con sospensioni delle licenze fino a tre mesi. Troppo drastico, dunque, il contenuto dell'ordinanza subito ribattezzata «anti-movida» che però ha trovato favori tra i residenti delle zone «calde» della città, come via Napoli e l'area intorno al porto. Per il Tar il ricorso presentato dai 20 gestori «sembra fornito del prescritto fumus boni iuris», quindi meritevole di attenzione. Diversi i «pilastri» sui quali si poggia il ricorso per ora vincente: la presenza di ordinanze che già disciplinano in materia; i presunti e gravissimi danni economici che il provvedimento potrebbe arrecare, con un vero e proprio «esodo» della clientela verso comuni limitrofi; l'inopportunità di una delibera affidata al commissario quando il suo mandato era oramai agli sgoccioli; prove inconsistenti circa il collegamento tra movida molesta e somministrazione di alcol; infine, la mancata convocazione degli operatori del settore da parte del commissario Mastrolitto al momento di prendere decisioni così drastiche. Per il presidente della Terza Sezione del Tar Campania, Saverio Romano, è «ravvisabile il grave pregiudizio, che giustifica l’adozione della richiesta misura cautelare provvisoria». Tutto sospeso, dunque. L'ordinanza era entrata in vigore il 22 maggio per ciò che concerneva gli orari di apertura e chiusura dei locali e il prossimo primo luglio sarebbero entrate in vigore le misure restrittive sulla somministrazione di alcolici. «È noto che è proprio questa l’ora in cui i frequentatori di tale tipologia di locali iniziano a recarsi presso di essi - si legge nel ricorso curato dall'avvocato Vincenzo Cocozza - con la conseguenza che il rispetto di tale restrizione determinerebbe una migrazione di clientela presso i Comuni limitrofi. Non senza dire poi che, l’ordinanza, assai punitiva nei confronti di detti esercizi commerciali, viene ad inserirsi in un contesto di gravissima crisi economica, fra l’altro in una stagione - quella attuale - che dovrebbe costituire il periodo più produttivo per tale settore (in questo periodo, i locali avevano iniziato a assumere ulteriore personale per soddisfare una presenza maggiore di utenti)»


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