martedì 28 agosto 2012

Volontario morto nel rogo ad Avellino, ieri i funerali a Quarto

In 300 per l'ultimo saluto al volontario antincendio
(Pubblicato su Il Mattino del 25 agosto 2012) 

di ALESSANDRO NAPOLITANO - Sono stati almeno in 300 ieri mattina ad assiepare la chiesa Santa Maria, nell'omonina piazza, per assistere ai funerali di Michele Ciglione, l'operaio della Sma Campania morto a Lauro, nell'avellinese, durante le operazioni di spegnimento di un incendio doloso. Tra i presenti molte le autorità, tra le quali il comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, il generale Vincenzo Stabile, l'assessore regionale Marcello Taglialatela oltre a diverse rappresentanze dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Avellino e della società Smartland i cui lavoratori hanno visto sparire tra il denso fumo il 57enne. A pochi metri dall'altare il confalone della regione Campania. A piangere Michele Ciglione l'intera famiglia, la moglie Concetta Bollente - che nei giorni scorsi era stata durissima contro la macchina dei soccorsi che si sarebbe mossa con troppa lentezza - e i quattro figli Gennaro, Vincenza, Loredana e Michela. «Michele ha dato la propria vita per salvarne altre - ha sottolineato dall'altare don Luigi Monaco, vice-parroco della chiesa Santa Maria - Di quest'uomo ne sentiremo parlare a lungo perchè è giusto che sia così. Michele non si aspettava, quando ha iniziato questo duro lavoro, di dover pagare con la propria vita il suo senso del dovere». Un lungo applauso ha poi accompagnato l'uscita della bara dalla chiesa, poi portata in spalla dai parenti più stretti fino al cimitero di via Dante Alighieri. Nessuno, soprattutto tra chi Michele Ciglione lo conosceva sul lavoro, ha voglia di commentare. Le polemiche sul presunto ritardo dei soccorsi, però, non si sono placate nemmeno sul sagrato della chiesa. Inadeguatezza della preparazione professionale degli operai e mezzi di soccorso lontani dai luoghi degli incendi. Di questo parlavano in lacrime e con voce bassa i colleghi del 57enne. Nessun commento da parte dell'assessore regionale Taglialatela che ha solo precisato di non essere questo il momento opportuno per rilasciare dichiarazioni. «Una morte che si poteva evitare» per la moglie Concetta, anch'essa impiegata alla Sma Campania, parole che fin da subito hanno innescato forti polemiche, le stesse sulle quali si dibatteva prima e dopo la cerimonia funebre. 

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