giovedì 15 novembre 2012

Donna picchiata dalla rivale: il comando Usa indagava da luglio. Carmen, moglie tradita dal militare americano, aveva coinvolto i vertici Nato

(Pubblicato su Il Mattino del 12 novembre 2012)

di ALESSANDRO NAPOLITANO E' ancora in forte stato di choc Carmen François Fumo, la donna di 26 anni selvaggiamente picchiata da una soldatessa americana, amante del marito, anch'egli militare statunitense. Stanno emergendo nuovi particolari sulla vicenda che ha scosso l'intera comunità di Gaeta, teatro del pestaggio. All'origine del brutale attacco subito dalla vittima una relazione extraconiugale del marito nata all'interno della base della Us Navy della cittadina laziale. La vicenda era già stata portata all'attenzione dei piani alti della base americana. Lo scorso luglio, infatti, Carmen François Fumo si era recata presso il comando Nato di Gaeta ed aveva colloquiato a lungo con i vertici, raccontando della storia sentimentale segreta che il marito stava intrattenendo con una sua commilitona. Tra le severe regole a cui devono attenersi i militari Usa della base c'è quella che vieta relazioni sentimentali all'interno della stessa base. Dalle dichiarazioni spontanee rese dalla 26enne è poi partita un'indagine conoscitiva da parte degli 007 di stanza a Gaeta. La vicenda, dunque, era ormai nota da tempo al comando della Us Navy. Eppure di provvedimenti che potessero evitare ciò che poi è accaduto sei giorni fa non sembra ne siano stati presi. L'amante del marito ha avuto la «libertà» di aggredire la 26enne all'esterno dell'abitazione di quest'ultima. Dopo il pestaggio - in seguito al quale la vittima ha riportato una profonda ferita alla nuca suturata con dieci punti - della soldatessa e del marito traditore se ne sono perse le tracce. «Sono in missione segreta» avrebbero riferito i vertici della base Usa di Gaeta alle insistenti richieste dei parenti di Carmen François Fumo. Impossibile interrogarli, dunque per le autorità italiane. Di procedimenti interni a carico dei due soldati amanti ancora non se ne ha notizia. Il caso è diventato un vero e proprio intrigo internazionale. Ed è proprio su questo punto che verte la «battaglia» della 26enne che ora vuole giustizia. Nei prossimi giorni ci sarà anche un'interrogazione parlamentare sulla vicenda. A determinare la chiusura a riccio delle autorità statunitensi è il trattato bilaterale Italia-Usa del 1954, il così detto Bia, nonchè la Convenzione di Londra di tre anni prima che regolano le modalità della presenza sul territorio italiano delle basi Usa e dei rispettivi militari. L'interrogazione parlamentare potrebbe, nella speranza della vittima, aprire una breccia su un argomento da tempo fonte di forti polemiche e che raggiunse nel 1998 il punto più acuto, con la strage del Cermis. Intanto nei prossimi giorni la vicenda approderà anche in televisione. Carmen François Fumo ha accettato di partecipare ad una puntata dI un programma Rai. Davanti alle telecamere la 26enne racconterà ai telespettatori i particolari di una storia che rischia di fermarsi davanti alle autorità militari americane, nonostante il pestaggio fosse avvenuto su territorio italiano. Il padre della donna è intenzionato a portare la vicenda persino all'ambasciata americana di Roma. Per il momento però Carmen resterà a Pozzuoli,città nella quale viveva fino al dicembre scorso, prima di sposare il militare americano di stanza Gaeta, lasciando gli studi universitari.

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