lunedì 12 novembre 2012

Donna-soldato Usa ferisce la rivale in amore e parte in missione. "Ma ora giustizia"

(Pubblicato su Il Mattino del 10 novembre 2012)

di ALESSANDRO NAPOLITANO È dovuta scappare dalla città nella quale era andata a vivere dopo il pestaggio subito dall’amante del marito. Impossibile, però, ottenere giustizia o anche solo «chiarimenti».
A malmenarla selvaggiamente, infatti, sarebbe stata una soldatessa americana, di stanza alla base della Us Navy di Gaeta. Per lei è immediatamente scattato l’ordine di reimbarcarsi su una nave con bandiera a stelle e strisce per una missione della quale non si conosce la destinazione. Segreto militare. Stessa «sorte» è toccata al marito della vittima, anch’egli della marina americana.  A chiedere l’immediato intervento dell’ambasciata statunitense è il padre della donna che ha rischiato la morte, Franco Fumo, assessore della giunta comunale di Pozzuoli guidata dal sindaco Vincenzo Figliolia: «Le autorità americane devono intervenire al più presto. Mi rivolgo all’ambasciata americana a Roma e al consolato. I fatti devono essere accertati anche dalle autorità italiane. Per mia figlia è solo l’inizio di un incubo. Poteva morire per le percosse al capo. Ora è terrorizzata solo all’idea che la donna che l’ha selvaggiamente picchiata possa farlo di nuovo. A quanto ne so, per la militare non è stato preso alcun provvedimento. Il comandante della nave l’ha richiamata a bordo, così come il marito di mia figlia. Non se ne sa più nulla».  Carmen Francois Fumo ha 26 anni. È tornata nella sua Pozzuoli da poche ore. Se n’era andata dopo aver sposato il militare americano. Nemmeno un anno di matrimonio. Sul telefono dell’uomo troppi messaggi sospetti negli ultimi mesi. Carmen pensa subito ad un tradimento. Non si sbaglierà. Mercoledì sera la donna sta per lasciare la sua abitazione di Gaeta, ma ad attenderla c’è l’amante del marito. Pochi attimi e la figlia dell’assessore si ritrova a terra senza più gli occhiali. Un minuto dopo è già una maschera di sangue. La sua testa viene sbattuta ripetutamente contro un muro. Come se non bastasse la donna viene anche scaraventata sull’auto e picchiata ancora. Evidenti i segni lasciati sulla carrozzeria.  La scena sarebbe stata osservata persino dal marito, mai intervenuto per separare le due donne. Così ha raccontato Carmen ai carabinieri dell’ospedale di Gaeta nel quale giunge con un’ambulanza dopo aver raggiunto un bar in preda al panico. I medici dovranno apporle dieci punti di sutura alla nuca. Poi il ritorno verso Pozzuoli assieme al padre che ora non sa darsi pace. Impossibile raggiungere la donna che ha aggredito sua figlia. È già lontana e non si sa dove.

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