sabato 1 dicembre 2012

Pescatore abusivo in fuga, sequestrato un mini-pontile

(Pubblicato su Il Mattino del 29 novembre 2012)

di ALESSANDRO NAPOLITANO (POZZUOLI) Resistenza a pubblico ufficiale e usurpazione di posto di comando. Sono queste le pesanti accuse mosse nei confronti di un pescatore abusivo di 65 anni che, non appena saputo che la sua barca gli sarebbe stata sequestrata di lì a poco, non ha esitato a scappare. Prima per via mare e poi a piedi. Ad attenderlo sulla terraferma, però, c'erano non solo gli uomini della capitaneria di porto, ma anche la polizia e i carabinieri. L'operazione di contrasto alla pesca illegale di mitili era iniziata diversi giorni prima. Nel tratto di mare antistante via Matteotti un'intera famiglia di pescatori -  senza alcuna licenza - era stata vista utilizzare più volte una piattaforma realizzata in calcestruzzo. Una sorta di mini-pontile per poter raggiungere le imbarcazioni dirette alle zone di pesca. La capitaneria aveva ricevuto diverse segnalazioni da parte dei residenti della zona. Alcuni militari in abiti borghesi si erano appostati per poter meglio osservare le operazioni dei pescatori di frodo. Tre di questi sono stati subito individuati e segnalati all'autorità giudiziaria. Il capofamiglia, però, si è subito mostrato poco «collaborativo» con gli uomini del comandante Andrea Pellegrino. Su una delle sue barche - tra l'altro non segnalata negli appositi registri navali e quindi abusiva - c'era tutto il necessario per la pesca di frutti di mare. Attrezzature, ovviamente, detenute senza alcun permesso. Mentre al pontile illegale venivano apposti i sigilli, dal magistrato di turno arrivava l'ordine di sequestrare anche l'imbarcazione del 65enne. L'abusivo non ci pensa due volte. Sale sulla barca e cerca di raggiungere la zona del porto distante appena un miglio. Troppo pericoloso, però, approdare proprio a due passi dalla sede della capitaneria. Il pescatore si spinge fino ad Arco Felice. Ma intanto sono stati già «sguinzagliate» motovedette e pattuglie di carabinieri e polizia. Dalla spiaggia delle «Monachelle» il pescatore abusivo tenta la fuga a piedi, ma sarà tutto vano. L'uomo viene bloccato e portato al comando della capitaneria. Lo attendono i sui figli con i quali condivide la «passione» per la pesca di frodo. Un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso quello della pesca abusiva, a Pozzuoli, nonostante i continui interventi della capitaneria. Nel mirino c'è l'intera filiera dell'abusivismo che comprende anche alcuni commercianti. L'ultima operazione ha visto il sequestro di tre quintali di mitili venduti illegalmente, poi donati al convento dei frati cappuccini.   

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