lunedì 31 gennaio 2011

La marcia dei 15mila per dire "no" alla discarica

Pubblicato su Cronache di Napoli del 30 gennaio 2011


QUARTO (Alessandro Napolitano) – Sono numeri da record quelli riguardanti la manifestazione di ieri pomeriggio a Quarto, contro l’idea di realizzare una discarica in una delle cave di tufo di via Spinelli. Almeno 15mila i partecipanti al corteo che si è snodato per le vie della città, fino a concludersi nei pressi di una delle cave che la Provincia di Napoli avrebbe individuato come sito di stoccaggio. Una marcia pacifica a cui hanno preso parte l’intera amministrazione comunale, il Comitato Antidiscarica di Quarto, rappresentanti di tutti i principali sindacati dei lavoratori, i parroci delle cinque chiese della città, i sindaci di Bacoli e Marano, segretari di partito anche di altri comuni, consiglieri provinciali e regionali, Legambiente,  movimento dei Carc, Comitato Flegreo in Difesa dell’Ambiente e dei Lavoratori, intere scolaresche e tantissime altre sigle, ma anche i comitati antidiscarica di Chiaiano, Pianura, Terzigno e rappresentanti ambientalisti giunti da ogni quartiere di Napoli. Il corteo, scortato da una cinquantina di uomini delle forze dell’ordine, si è concluso con l’intervento di diversi rappresentanti e movimenti, ma anche del parroco delle chiesa Gesù Divin Maestro, don Genny Guardascione e del sindaco della città, Sauro Secone. “Il vescovo è con tutti noi” ha urlato dal palco allestito a pochi metri dalla cava di tufo, sottolineando come Monsignor Gennaro Pascarella abbia chiesto attraverso una nota ufficiale rivolta a tutti i rappresentati delle istituzioni di avere maggiore coscienza al momento di prendere alcune decisioni. E’ poi toccato al sindaco Secone prendere la parola: “Dovranno passare su tutti i nostri  corpi prima di realizzare questa maledetta discarica, ma noi non lo permetteremo, né ora né mai. L’idea di voler risolvere il problema dei rifiuti in questo modo è del tutto errata”. La protesta, per, non finisce qui. Ogni giorno, nei pressi delle cave tufacee di via Spinelli, sarà attivo un presidio e verrà organizzata un’assemblea. Alla manifestazione di ieri pomeriggio avrebbe dovuto partecipare anche il professore Franco Ortolani, Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell’università di Napoli Federico II. Il suo documento, però, riguardante l’impossibilità di realizzare una discarica sull’intero territorio flegrea, ma soprattutto a Quarto, non lascia spazio ad interpretazioni. “La coltivazione del tufo si è spinta fino a sfiorare la falda idrica che nella zona si rinviene tra i 10 e 15 metri al di sopra del livello del mare – ha scritto Ortolani -  Dopo la coltivazione le cave a fossa sono state parzialmente colmate con varie decine di migliaia di metri cubi di materiali di riporto di cui non si conosce la natura. Il fondo delle cave sfiora la falda che defluisce verso ovest. La cava a fossa non è idonea alla realizzazione di una discarica di materiali inquinanti”. Per l’associazione Costa dei Sogni “qualcuno si è messo in testa di aprire una nuova discarica a Quarto, a poche centinaia di metri, in linea d'aria, dal litorale. Una scellerata decisione, quella di individuare in una conca, in una depressione densamente abitata, l'area per scaricarvi rifiuti”. 

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