giovedì 25 ottobre 2012

Cumana choc, il treno "sale" sulla banchina. Terrore a Pozzuoli: carrozza deraglia entrando in stazione. Nessun ferito, rabbia e polemiche

Passeggeri "in fuga" dal treno appena deragliato
(Pubblicato su Il Mattino del 24 ottobre 2012)

di ALESSANDRO NAPOLITANO Un forte boato, il treno che si arresta salendo sulla banchina e inclinandosi di alcuni gradi su un fianco. La paura è stata molta sul convoglio diretto a Montesanto che alle  14.28 ha arrestato la propria corsa a circa 30 metri dalla stazione Cappuccini. Fortunatamente nessuno tra gli oltre cento passeggeri che in quel momento stava viaggiando sul treno è rimasto ferito. Soltanto un grosso spavento che però ha riguardato anche le tante persone che abitano nelle palazzine che costeggiano le linea ferrata, ad un passo dal lungomare di via Napoli. Il rumore sordo e le forti vibrazioni arrivate a far tremare le pareti delle case ha fatto pensare al peggio. Non si trattava però di una scossa di terremoto. Nessun fenomeno di bradisismo, ricordo diffile da cancellare da queste parti. Chi si è affacciato alla finestra ha invece notato i passeggeri che si allontanavano dal treno in tutta fretta, anche se il pericolo era oramai passato. Cosa abbia causato il deragliamento lo si potrà sapere con certezza soltanto una volta che il convoglio sia arrivato in cantiere. Le operazioni di rimozione sono iniziate un paio d'ore dopo l'incidente. Intanto da piazzetta Cumana veniva subito attivato il servizio «navetta» sostitutivo. L'intera tratta compresa tra le stazioni di Pozzuoli e Gerolomini è stata ovviamente chiusa al traffico. Il treno, secondo quanto è stato ricostruito fino ad ora dai tecnici, viaggiava a bassissisma velocità. Era in procinto di fermarsi alla stazione e già in fase di frenata, concomitanza che ha contribuito a far sì che nessuno riportasse ferite. Danneggiata invece la banchina e una pensilina. Il treno si è inclinato sul lato opposto a quello che ha invece colpito in pieno il marciapiede in cemento. Escluso che il deragliamento sia stato dovuto ad un guasto ad uno scambio. Nel tratto interessato dall'incidente, infatti, si è in «piena linea», così come hanno spiegato i tecnici. Due, a questo punto, le ipotesi: un oggetto di grosse dimensioni finito sui binari o un guasto meccanico ad uno dei «carrelli ruota». Come detto, sarà soltanto dopo che il convoglio arriverà in officina che verrà fugato ogni dubbio. Ad uscire dai binari è stato il vagone di coda del treno di testa. In quel momento, infatti, viaggiava un convoglio doppio, come sempre all'ora di punta. Sotto accusa, ancora una volta, finisce la vetustà della linea ferrata e dei treni. Una tratta «maledetta» quella puteolana della linea Cumana. Il 20 giugno scorso un treno «tecnico» deragliò poco prima della galleria Monte Olibano, tra le stazioni Dazio e Gerolomini. Nessun operaio rimase ferito. Il 27 marzo un principio d'incendio ad uno dei pantografi mise in fuga centinaia di passeggeri all'interno della stessa galleria. Quattro invece i feriti nel marzo del 2008, quando un'auto venne travolta in pieno da un treno. Nel luglio del 1972 l'incidente più grave, con tre morti e decine di feriti, dopo lo scontro frontale tra due convogli. «Ho verificato di persona che per un puro e fortuito caso non si è registrata una tragedia - spiega il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia - Pur comprendendo le enormi difficoltà economiche della Regione e gli sforzi che sta compiendo il governatore Caldoro per risolvere il deficit, esprimiamo la nostra preoccupazione sullo stato generale di manutenzione dei convogli e della linea ferroviaria. Non è ammissibile varare altri tagli che vanno a colpire la manutenzione e, di riflesso, la sicurezza di utenti e lavoratori della Sepsa». «Non è possibile che studenti, lavoratori e famiglie debbano rischiare la propria incolumità viaggiando su linee di trasporto ormai insicure ed obsolete - dichiara il sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano - Nel 2012 non possiamo più accettare tanta precarietà».

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