domenica 19 febbraio 2012

La Guardia di Finanza di Pozzuoli su Rai Tre. Puntata dedicata ad una delle più importanti operazioni contro la contraffazione di permessi di soggiorno

Guarda la puntata di "Sirene" del 9 febbraio 2012 dedicata all'operazione effettuata delle "fiamme gialle" di Pozzuoli. Indagini, intuizioni, appostamenti. Tutto seguito dalle telecamere di Rai Tre. Nel mirino una stamperia di falsi permessi di soggiorno

Di seguito l'articolo pubblicato su Cronache di Napoli il 19 novembre 2012 

I finanzieri nella tipografia di Pozzuoli

POZZUOLI (Alessandro Napolitano) – Avevano messo su una stamperia clandestina nella quale venivano riprodotti con qualità eccellente falsi permessi si soggiorno, praticamente identici a quelli originali stampati dall'Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato. In manette sono finiti Alessandro Monastero, tipografo puteolano di 35 anni e Giovanni Pullo, 33 anni, anch'egli residente a Pozzuoli ed impiegato presso l'ufficio postale di via Terracciano. Denunciato a piede libero anche un 58enne di Castelvolturno, F.R., ritenuto il committente dell'organizzazione. Ad eseguire l'operazione sono stati i militari della Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli, assieme ai colleghi del comando di Pozzuoli, guidati dal capitano Michele Ciarla. Quando le fiamme gialle hanno fatto irruzione nella tipografia clandestina, hanno sorpreso Alessandro Monastero in flagranza. L'uomo era alle prese con la stampa di migliaia di falsi permessi di soggiorno. 1282 erano già pronti e completati in ogni parte, mentre altri 2406 erano ancora in fase di stampa, ma di lì a poco sarebbero finiti sul mercato illegale, venduti anche a 5mila euro ciascuno. Secondo gli inquirenti, i falsi permessi di soggiorno stampati a Pozzuoli erano destinati a cittadini extracomunitari della provincia di Napoli e Caserta. Con i circa 4mila permessi di soggiorno pronti ad essere venduti, sarebbero stati ricavati oltre 18 milioni di euro, una cifra irrisoria, però, se confrontata alla “commessa” che la banda aveva appena ricevuto: ben 20mila permessi di soggiorno che una volta messi sul mercato avrebbero fruttato circa 100 milioni di euro. Un giro d'affari esorbitante, dunque, quello scoperto dalla Guardia di Finanza. Impressionanti, poi, sono state ritenute le tecnologie utilizzate all'interno della tipografia per poter riprodurre perfettamente i finti permessi si soggiorno. Oltre a macchinari  di stampa di altissima precisione, le fiamme gialle hanno ritrovato diversi barattoli di vernice “di sicurezza”, uno smalto particolare e costosissimo sensibile ai raggi Uva, ed utilizzato prettamente in ambito industriale o, appunto, nelle stamperie dello Stato. Praticamente impossibile, dunque, distinguere i falsi permessi di soggiorno stampati a Pozzuoli da quelli originali, anche all'occhio più attento. Determinante, dunque, è stata la tempistica dei militari, riuscendo a sorprendere il falsario in flagranza di reato e dunque prima che i finti documenti finissero nelle mani sbagliate. Complice di Alessandro Monastero è stato ritenuto un impiegato delle Poste, Giovanni Pullo. Nell'abitazione di questi i militari hanno trovato altri permessi di soggiorno fasulli e 140 marche da bollo “taroccate”. Non solo. Nel corso della perquisizione domiciliare sono spuntate fuori quattro scatole con il logo delle Poste e contenenti oltre 35 chilogrammi di corrispondenza mai inviata ai destinatari. Molte lettere, inoltre, erano state stracciate. Per Giovanni Pullo è scatta anche l'accusa di “sottrazione e soppressione di corrispondenza da persone addetta al servizio postale”. Giovanni Pullo e Alessandro Monastero sono stati tradotti nel carcere di Poggioreale, mentre il 58enne di Castelvolturno, colui che secondo la Guardia di Finanza, avrebbe svolto il ruolo di “procacciatore” di clienti, resta l'iscrizione nel registro degli indagati. Sotto sequestro è finita la tipografia di 60 metri quadrati nella quale venivano stampati i documenti falsi, le vernici speciali, quattro macchinari per la stampa e sette cliché in alluminio utilizzati per la riproduzione praticamente perfetta dei permessi di soggiorno.

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