mercoledì 29 febbraio 2012

Rapinata di un chilo d'oro in casa e molestata. Ma era tutto inventato

(Pubblicato su Cronache di Napoli del 29 febbraio 2012)

POZZUOLI (Alessandro Napolitano) – Si è inventata tutto. Un'irruzione in casa da parte di balordi, il furto di un chilo d'oro, la violenza sessuale subita. Quella che poteva essere un'orribile vicenda consumatasi tra le mura domestiche non era altro che una bufala inventata di sana pianta. A raccontare  le due verità – quella iniziale che ha fatto scattare l'allarme e l'altra, successiva, nella quale ha ammesso di aver inventato tutto – una donna di 44 anni, residente nella zona “alta” di Pozzuoli. Per lei è scattata ovviamente una denuncia penale per simulazione di reato. Tutto ha avuto inizio con una telefonata alla polizia. La 44enne ha raccontato che mentre si trovava in casa, tre uomini erano riusciti ad entrarvi. Erano violenti. Dopo aver rovistato tra i mobili dell'abitazione, i tre malviventi erano riusciti a trovare ciò che più aveva valore e che aveva ben nascosto: un lingotto d'oro del peso di un chilogrammo che, se rivenduto, avrebbe potuto fare “incassare” poco meno di 40mila euro. Non solo la donna aveva subito una rapina in casa, ma era stata anche violentata. Per rendere la sua storia più credibile, la 44enne non ha esitato a farsi vedere da una vicina di casa in forte stato di ansia. All'arrivo della polizia nei pressi della sua abitazione, la 44enne sembrava davvero aver subito tali angherie. Ha raccontato anche che le erano stati strappati via i vestiti da dosso. Gli agenti, però, dopo pochi minuti dall'inizio di quello che sembrava un atroce racconto, iniziano a sospettare che nemmeno una parola di ciò che la 44enne aveva raccontato corrispondesse a verità. I vestiti che diceva le fossero stati strappati via, infatti, erano ben riposti nella camera da letto. Dinamica dell'irruzione, comportamento dei tre “presunti” balordi. Tutto era colmo di incongruenze. Una storia, dunque, che faceva acqua da tutte le parti. C'era poi da stabilire come mai la 44enne custodisse in casa un lingotto d'oro, con il rischio – poi ben simulato – che qualcuno avrebbe potuto portarglielo via. Gli agenti hanno iniziato a dare una “controllatina” all'appartamento. Dopo poco è spuntato anche l'oggetto misterioso: il chilo d'oro massiccio, tra l'altro nascosto in un mobile. “Signora, ma lei ci sta raccontando la verità o si sta inventando tutto?” Una domanda ovvia quella che i poliziotti le hanno rivolto alla quale, dopo poco, è seguita l'ammissione. Era tutto falso. Sul perché si fosse comportata in quel modo, facendo scattare volanti della polizia precipitosamente corse verso la sua abitazione, la donna non ha saputo o forse voluto rispondere. La 44enne vive da sola, nonostante sia sposata. Potrebbe essere stata un irrefrenabile istinto di protagonismo o, peggio ancora, un modo come un altro per riempire la sua esistenza solitaria, magari movimentando un po' la sua giornata. Come detto, per la 44enne è scattata una denuncia per simulazione di reato. Quando il giudice la interrogherà, però, terrà senz altro conto anche della sua rapida ritrattazione. 

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