giovedì 1 marzo 2012

Falsi permessi di soggiorno, due anni di condanna per il tipografo


Uno dei falsi  permessi. Impossibile distinguerlo da un originale

(Pubblicato su Croanche di Napoli del 26 febbraio 2012) 

POZZUOLI (Alessandro Napolitano) – Due anni di detenzione con pena sospesa. E' quanto si legge nella sentenza di condanna riguardante Alessandro Monastero, 33 anni, il tipografo di Pozzuoli finito in manette lo scorso novembre ed accusato di avere stampato falsi permessi di soggiorno. Le altre due persone finite nella stessa inchiesta, Giovanni Pullo, 35 anni e un 58enne di Castelvolturno, F.R., attendono l'esito del processo a loro carico che si sta celebrando con il rito ordinario. Monastero, invece, ha optato per il rito abbreviato. Il 33enne, subito dopo il fermo della Guardia di Finanza, venne sottoposto agli arresti domiciliari. Una misura cautelare poi terminata nei giorni scorsi, in occasione della sentenza del Tribunale di Napoli. Ora, quindi, il tipografo è nuovamente libero. Le indagini scattarono quando le fiamme gialle di Pozzuoli, guidate dal capitano Michele Ciarla, fermarono per un controllo un cittadino extracomunitario, a Castelvolturno. L'uomo aveva con sé un permesso di soggiorno all'apparenza normale. Anzi, dalla banca dati risultava perfettamente in regola. L'extracomunitario, però, iniziò ad avere più di un dubbio circa la sua data di nascita. Per i finanzieri c'era qualcosa che non tornava. Interrogato a lungo, l'uomo fa intendere che il permesso di soggiorni gli era stato venduto da una persona di cui non conosceva il nome, al prezzo di ben 5mila euro. Le intuizioni e le indagini di Ciarla e dei suoi uomini portarono all'individuazione della tipografia di Pozzuoli come possibile “base” nella quale venivano stampati con precisione estrema i falsi permessi di soggiorno. Settimane di appostamenti permisero alla Guardia di Finanza di chiudere il cerchio. Per le fiamme gialle non c'erano più dubbi. Era in quella tipografia che i falsi documenti venivano riprodotti. Le indagini, però, portarono anche nel comune del casertano nel quale fu fermato l'extracomunitario e destinazione per migliaia di irregolari in cerca di lavoro. Il blitz scattava intorno alle 18 del 19 novembre scorso. Nella tipografia di Alessandro Monastero vennero ritrovati cliché e vernici speciali sensibili ai raggi ultravioletti, materiale quasi impossibile da trovare in commercio. Durante la perquisizione spuntarono fuori 1282 permessi già compilati, mentre altri 2406 erano ancora in fase embrionale. Secondo la Guardia di Finanza era arrivata una commessa da ben 20mila permessi di soggiorno che, se venduti a 5mila euro l'uno, avrebbero potuto fruttare ben 100 milioni di euro. A finire in manette anche Giovanni Pullo, dipendente dell'ufficio postale di via Terracciano, nella cui abitazione vennero trovate 140  marche da bollo contraffatte oltre a 35 chilogrammi di posta mai recapitata. 

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