lunedì 5 marzo 2012

Pregiudicato e in odore di camorra, ecco chi gestiva la realizzazione del centro commerciale


Il cantiere del centro commerciale nel 2007
(Pubblicato su Cronache di Napoli del 4 marzo 2012)

QUARTO (Alessandro Napolitano) – Un affare da milioni di euro, per la realizzazione di uno dei più grandi centri commerciali della provincia, affidato ad un pregiudicato con precedenti di polizia e sospettato di avere legami con i clan della camorra. Ancora una volta è l'affaire Quarto Nuovo a tenere banco tra le tante vicende giudiziarie che hanno visto il nome di Quarto finire nei documenti della Direzione  Distrettuale Antimafia di Napoli. Il soggetto a cui oltre dieci anni fa venne affidato il compito di “chiudere” l'affare, partendo dall'acquisto di un terreno fino ad arrivare all'ottenimento di tutte le licenze necessarie alla realizzazione del centro commerciale, è lo stesso il cui nome era già stato tirato in ballo in Senato, nel 2004 e nel 2006. Il comune di Quarto sembra non essersi curato della fedina penale dell'uomo. Si tratta di uno stabiese. Di lui, all'Antimafia partenopea, si dice: "è un grosso imprenditore di Castellammare di Stabia con precedenti penali e di polizia, destinatario di proposta per l'applicazione di misure di prevenzione personale e patrimoniali ex legge 575/65 perché ritenuto organicamente collegato al clan camorristico Alfieri-Cesarano[...]è stato condannato nell'anno 2005 dalla I Sezione penale del tribunale di Torre Annunziata (Na) a tre anni di reclusione per i reati di cui agli articoli 110 e 629 del codice penale, comma 2 (reato di estorsione, ndr) con l'aggravante all'articolo 7 della legge 203/1991 per aver favorito interessi del clan camorristico Alfieri Cesarano nella vicenda della costruzione del Centro Commerciale “Città Mercato” di Pompei". Un uomo già addentro agli affari riguardanti grossi centri commerciali e che avrebbe avuto anche l'incarico di realizzare quello di Quarto. Secondo i magistrati dell'Antimafia, dunque, il soggetto sarebbe stato a capo della società "che acquistava i terreni dalla Elleffe srl (che secondo i pm sarebbe stata creata ad hoc da Castrese Paragliola e Nicola Imbriani attraverso due prestanomi, ndr) alla condizione che l’intera area sulla quale doveva sorgere il Megastore avesse la destinazione utile per l’edificazione della struttura. Veto che direttamente [...] aveva posto quale requisito indispensabile prima dell’acquisto, che puntualmente conseguiva grazie alle capacità di condizionamento della Elleffe nell’attività amministrativa Comunale". Ebbene, a questa persona è stata data carta bianca per un affare così importante. E al comune di Quarto nessuno sembrava conoscere le sue vicende giudiziarie.  

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