domenica 8 aprile 2012

Abusi edilizi, tre sequestri per il consigliere Micillo: "Siamo in regola, lo dimostreremo"

L'ingresso di una delle ville della famiglia Micillo
(Pubblicato su Cronache di Napoli del 7 aprile 2012)

QUARTO (Alessandro Napolitano) – Sale a tre il numero dei sequestri per violazione delle norme edilizie nei confronti del consigliere comunale Andrea Micillo. I carabinieri, dopo le operazioni del 26 e del 30 marzo che riguardarono anche le abitazioni private dei quattro figli dell'esponente cittadino del Pdl, venerdì hanno effettuato un altro sequestro, con la collaborazione dell'Ufficio Tecnico Comunale. Si tratta di un manufatto del valore di circa 800mila euro realizzato su un terreno con destinazione agricola e suddiviso in cinque appartamenti. Tre di questi sono stati affittati a privati, mentre i restanti due sono inoccupati. Oltre al cambio di destinazione d'uso del terreno, i carabinieri contestano anche la violazione delle legge 435 del 1985, la così detta “Galasso”, per essere i manufatti troppo vicini ad un corso d'acqua, quello di via Crocillo. Il terreno è di proprietà della moglie del consigliere comunale, A.B. Di 60 anni, ma data in fitto alla moglie di uno dei figli di Andrea Micillo, R.A. di 32 anni, imprenditrice agricola. La donna, secondo il permesso a costruire rilasciato nel 2008, avrebbe potuto modificare il manufatto già esistente, ma solo con destinazione agricola, compreso un'abitazione destinata all'eventuale “fattore”. Nel 2009 venne effettuato un accertamento di conformità. Secondo le accuse mosse dai militari del maresciallo Antonio Flore, i due manufatti originari non avrebbero potuto finire per diventare un solo corpo, come poi accaduto. Esclusa, dunque, anche l'ipotesi che all'interno si fossero potuti realizzare singoli appartamenti. Ed invece le abitazioni sono cinque e, come detto, tre già locate. L'intera superficie è di circa 500 metri quadrati. Inoltre, i carabinieri contestano alla 32enne l'aver costruito a meno di 150 metri da un corso d'acqua e dunque violando il vincolo paesaggistico previsto dalle legge Galasso dell'85. Si tratta della terza operazione anti-abusivismo in meno di dieci giorni riguardante la famiglia di imprenditori edili il cui capostipite, Andrea, è consigliere comunale sin dal 2007. Il 26 marzo erano finiti sotto sequestro 16 appartamenti, sempre in via Crocillo, mentre il 30 marzo l'operazione riguardò le quattro lussuose ville di via Caselanno all'interno delle quali vivono gli altrettanti figli del consigliere. “I nostri legali di fiducia sono già al lavoro. Chiariremo tutto, non c'è stato alcun abuso – avevano già dichiarato i Micillo, in occasione del secondo sequestro, quello riguardante le ville di via Caselanno - Secondo le ultime disposizioni e stando anche a quanto previsto dal Piano Casa nonché specificato dall'Ufficio Tecnico, il proprietario del terreno in questione può tranquillamente “donare” ai propri figli la residenza in quelle pertinenze. Lo si evince anche dalle Linee Guida emanate dall'Utc recentemente, non più tardi di tre mesi fa. E' previsto, cosa che abbiamo fatto, il cambio di destinazione d'uso, senza incorrere in irregolarità. Inoltre, per quanto riguarda le altre opere ritenute abusive, come ad esempio le piscine, c'è la possibilità di sanarle attraverso un versamento economico al comune. Tra le altre contestazione ci sono poi altre opere, ma si tratta di manufatti smontabili e non fissi”.

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