martedì 10 aprile 2012

Dipendente comunale sparisce nel nulla, era rinchiuso a Poggioreale

(Pubblicato su Cronache di Napoli del 7 aprile 2012)

POZZUOLI (Alessandro Napolitano) – Di giorno lavorerà al comune, ma subito dopo dovrà tornare a casa, agli arresti domiciliari. E' la singolare vicenda che vede protagonista un dipendente dell'ente locale di cui non si erano avute più notizie da un giorno all'altro. Inutile cercarlo a casa sua. L'uomo, infatti, si trovava rinchiuso nel carcere di Poggioreale, condannato per contrabbando. Ora però il magistrato di Sorveglianza gli ha concesso non solo di scontare la pena ai domiciliari, ma anche di poter ritornare al suo posto di lavoro. Si tratta di un 57enne, impiegato al Servizio Tecnico del Traffico - Ufficio Affissioni del comune di Pozzuoli. Lo scorso 6 febbraio il 57enne non si era recato al lavoro. Dopo alcuni tentativi per rintracciarlo era quindi seguita una segnalazione per “assenza ingiustificata”. Subito dopo, il 13 febbraio scorso, dai piani alti del comune era giunta la sospensione del lavoratore. Secondo il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro "il dipendente colpito da misura restrittiva della libertà personale è sospeso di ufficio dal servizio con  privazione della retribuzione per la durata dello stato di detenzione o comunque dello stato restrittivo della libertà personale”. Contestualmente l'avvocato di fiducia del dipendente comunale faceva finalmente luce sulla assenza ingiustificata del suo cliente. Il 57enne era in carcere. Doveva scontare 1 anno e 4 mesi per contrabbando. Una sentenza passata in giudicato, dunque, con tanto di ordine di carcerazione. Iniziava, poi, il lavoro dell'avvocato volto a far riacquistare la libertà al lavoratore, seppur limitata. Il 57enne, essendo divorziato, deve anche sostenere economicamente una figlia, alla quale cede mensilmente una parte del suo stipendio. Inoltre, il lavoratore del comune non era certo un recidivo. Quella nei suoi confronti per contrabbando era l'unica grana giudiziaria che l'uomo avesse mai avuto. Grazie anche al provvedimento così detto “svuota carceri”, il 57enne otteneva il beneficio degli arresti domiciliari, ma soprattutto l'affidamento in prova all'ente locale. In effetti al comune di Pozzuoli l'uomo ci lavora fin dal 1987. Il 24 marzo, scorso, finalmente per il protagonista della singolare vicenda, arriva il placet per poter riprendere posto al comune. Dall'Ufficio Sorveglianza di Napoli si sottolinea come il 57enne sia "autorizzato ad effettuare attività lavorativa alle dipendenze del comune di Pozzuoli dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 15.15 con prolungamento pomeridiano il martedì sino alle ore 17.00". In realtà non è l'unico caso, al comune di Pozzuoli, di lavoratori che abbiano avuto guai con la giustizia. Nel settembre scorso un Lsu venne sorpreso, in pieno orario di lavoro, a svolgere una mansione “alternativa” in via Terracciano: quella di parcheggiatore abusivo nei pressi dell'area mercatale. Nel luglio dell'anno prima, invece, un agente della polizia municipale venne arrestato dai carabinieri dopo che nella sua abitazione vennero rinvenuti 170 grammi di hashish.

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