giovedì 12 aprile 2012

Processo Polverino, sale a 50 il numero di richieste di rito abbreviato

Luigi Carandente Tartaglia, detto "Giggino 'a guerra"
(Pubblicato su Cronache di Napoli del 12 aprile 2012)

QUARTO (Alessandro Napolitano) – Si allunga copiosamente la lista degli indagati, accusati di avere avuto collusioni con il clan Polverino, che hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato. Dopo gli oltre 30 nomi presentati una settimana fa – tra cui quello dell'ex consigliere comunale Armando Chiaro – altri 20 sono giunti al giudice per le indagini preliminari Paola Russo. Ieri mattina, in occasione di una nuova udienza preliminare, gli avvocati difensori hanno fatto richiesta per ottenere un procedimento abbreviato per i loro assistiti. Tra questi i legali di Luigi Carandente Tartaglia, detto Giggino 'a guerra, 36 anni. L'uomo finì in manette in occasione dell'arresto dell'allora latitante Salvatore Liccardi, alias Pataniello, 38 anni. Carandente Tartaglia venne sorpreso assieme a Liccardi in un'abitazione, durante una partita di Champion's League del Napoli. Secondo gli inquirenti Luigi Carandente Tartaglia sarebbe stato il vivandiere del latitante, ossia Liccardi, ex autista e uomo di fiducia di Roberto Perrone, 48 anni, oggi collaboratore di giustizia. Tra i nomi che spiccano tra i tantissimi che hanno optato per il rito abbreviato quello di Sabatino Cerullo, classe '67, detto Ciccio Pertuso, accusato di essere una pedina fondamentale del clan per ciò che riguarda il traffico di stupefacenti dalla Spagna all'Italia.  Un ruolo che il 44enne avrebbe condiviso con un altro degli indagati, Raffaele D'Alterio,  41 anni, detto Lelluccio 'a segnurina, anch'egli  tra chi ha optato per il rito abbreviato. A scegliere per il processo che in caso di condanna prevede uno “sconto” della pena pari ad un terzo, c'è anche Anna Mauriello, 36 anni, moglie di Giuseppe Perrotta alias Peppe 'o banchiere. I due coniugi sono accusati anche di essere stati degli usurai, sempre per conto del clan Polverino, con richieste di interessi sulle somme di denaro prestate ad imprenditori e commercianti che potevano arrivare al 120 per cento all'anno. Al processo abbreviato anche Antonio Sommella, 36 anni. L'uomo è stato indicato dal collaboratore di giustizia Domenico Verde tra coloro che avrebbero frequentato l'abitazione spagnola del boss Giuseppe Polverino, a Cuma Ruga, nella provincia di Barcellona. La scelta del rito abbreviato è stata presa anche da Biagio Cante, 41 anni, secondo gli uomini dell'Antimafia elemento di spicco del clan Polverino per gli affari legati al traffico di hashish e personaggio legato all'organizzazione criminale da moltissimi anni, tanto che un pentito, Antonio Ruocco, lo individuava già nel 1994. Sono quindi già 50 gli indagati che nelle prime due udienze preliminari del processo a carico del clan Polverino hanno depositato le proprie richieste per il rito abbreviato. Non si esclude che possano aggiungersene altri. Il prossimo 28 aprile dovrebbe arrivare il rinvio a giudizio per tutti. Entro quella data dovranno essere depositate anche le eventuali  richieste di parte civile. Si attende ancora l'ufficializzazione da parte del comune di Quarto, così come in più occasioni ha ripetuto il sindaco Massimo Carandente Giarrusso.

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